A come “acqua” – il lago d’Iseo ha superato a pieni voti l’esame dell’acqua. Il monitoraggio effettuato dagli operatori dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, ha valutato le acque del lago «eccellenti», quindi utilizzabili, senza rischi, per la balneazione. Quindi, cosa aspettate? Il lago d’Iseo vi attende per un tuffo rigeneratore!
B come “Brescia e Bergamo” – le due provincie si dividono il Sebino. La costa bresciana, caratterizzata da vigne, ulivi e alberi da frutto, abbraccia Paratico, Iseo, Sulzano, Sale Marasino, Marone, Zone, Pisogne e Monte Isola; quella bergamasca, invece, più selvaggia, con rupi a strapiombo, comprende Sarnico, Predore, Tavernola, Riva di Solto, Castro e Lovere.
C come “Christo” – nell’estate 2016 l’artista Christo ha scelto il lago d’Iseo come cornice alla sua opera “The floating piers”. Per l’occasione, un milione e mezzo di visitatori, provenienti da tutto il mondo, è giunto sul lago d’Iseo per camminare sulle acque del Sebino.
D come “da Vinci” – Secondo alcune teorie il celebre pittore, artista e inventore Leonardo da Vinci soggiornò tra il 1499 e il 1500 sulle sponde del Lago d’Iseo. Alcuni critici d’arte sostengono che parte dello sfondo del suo più famoso dipinto, La Gioconda, ritragga i monti che circondano il lago. A sinistra del volto di Monna Lisa si potrebbero infatti riconoscere le tre creste della Corna dei Trentapassi.
E come “estate” – è questa la stagione in cui le sponde del lago d’Iseo si popolano di turisti provenienti da tutta Europa, pronti a trascorrere una vacanza all’insegna della natura, dello sport, dell’arte o del buon cibo.
F come “Franciacorta” – la terra del Bollicine, famosa in tutto il mondo, si trova a pochi passi dal lago d’Iseo. Abbinate una giornata sul lago ad una visita in cantina con degustazione dei famosi vini. Bollicine e relax, accoppiata vincente!
G come “Guglielmo” – è la montagna simbolo dell’escursionismo bresciano, meta di numerose escursioni e passeggiate. E’ facilmente riconoscibile per la sua mole imponente, per la sua forma tozza e per il suo cucuzzolo innevato per la maggior parte dell’anno. Dalla vetta è ben visibile il lago d’Iseo con Montisola, tanto da sembrare un vero e proprio palco affacciato sul Sebino.
H come “hotel” – sul lago d’Iseo sono presenti numerose strutture ricettive: hotel, B&B, affittacamere, appartamenti, agriturismi. Siete alla ricerca di una meta per un weekend fuoriporta? Qui avete solo l’imbarazzo della scelta!
I come “Iseo” – è il borgo che dà il nome al lago. Si tratta di un’incantevole cittadina storica di impronta medievale, che offre numerose opportunità per tutti i gusti: chiese, piazze e mostre per gli amanti dell’arte e della cultura, spiagge e lidi per gli amanti del relax, locali in riva al lago per gli amanti della movida, ristoranti e pub per gli amanti del cibo, eventi e festival per gli amanti dello street food e dell’artigianato. Insomma, Iseo è una tappa obbligatoria se capitate in zona. Da non perdere!
L come “Loreto” – l’Isola di Loreto è una delle perle del Sebino, insieme a Montisola e all’isola di San Paolo. Alla fine del ‘400 fu acquistata dalle Suore di Santa Chiara, che vi installarono un convento. Seguirono poi una serie di passaggi di proprietà, tra cui anche un eremita di nome Pietro, che contribuì a creare un’aura di mistero attorno a questa isoletta. Attualmente è di proprietà privata e quindi inaccessibile, ma anche il solo ammirarla dall’esterno, vale un’escursione sul lago.
M come Montisola – l’isola lacustre più grande d’Europa è un vero e proprio gioiellino, annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Meta ideale per una gita fuori porta. Perfetta per gli amanti delle due ruote (bicilette), del relax, del buon cibo. Una curiosità: sull’isola non sono ammesse automobili, ad eccezione di quella del parroco, del medico, del sindaco e l’ambulanza.
N come “Naèt” – è la tipica imbarcazione dalla forma affusolata, simbolo del lago d’Iseo. La leggenda narra che un personaggio di nome Archetti fosse fuggito dalle carceri veneziane e si fosse rifugiato a Monte Isola, dove avrebbe ideato il naèt, per facilitare gli spostamenti dei pescatori, prendendo spunto dalla gondola veneziana. Gli strumenti di lavoro essenziali per costruire questa barca sono ancora oggi: martello, scalpello, ascia.
O come “Orridi” – si tratta di imponenti rocce disposte a lastroni a picco sull’acqua, che si trovano tra Riva di Solto e Castro. Il più famoso e caratteristico è certamente l’Orrido del Bogn, in località Zorzino (Riva di Solto), con l’insenatura, le rocce a strapiombo, l’azzurro del lago e la piccola spiaggetta di sassi.
P come “Pistoletto” – si vocifera che, dopo Christo, un altro artista sia pronto a sbarcare sul lago d’Iseo: Michelangelo Pistoletto. Non c’è nulla di ufficiale e dettagliato, pare però che Pistoletto potrebbe portare sul Sebino il Terzo Paradiso. È il simbolo dell’infinito, formato da tre cerchi. Il primo è la natura. Il secondo l’artificio, il Paradiso artificiale, inquinato dalla globalizzazione. Quello centrale è un ventre prometeico: allude alla rigenerazione planetaria, a un’armonia e a un nuovo livello di civiltà, cui l’uomo anela e che non ha ancora raggiunto. Per ulteriori sviluppi, stay tuned!
Q come “Quai” – ll Büs del Quai (buco della tana) è un vasto antro che si apre sul versante destro del monte Punta dell’Orto, vicino alla piccola frazione di Covelo, sul lago d’Iseo. La cavità riveste una notevole importanza sotto il profilo storico-archeologico per aver restituito, soprattutto tra ‘800 e ‘900, reperti fittili e metallici, che mostrano una continuità insediativa, da parte dell’uomo, attraverso le varie epoche.
R come “Romanino” –Un itinerario di eccezionale interesse culturale si sviluppa dalle sponde del lago d’Iseo alla media Valcamonica: è quello che unisce i luoghi nei quali Girolamo Romanino sostò, in diversi momenti della sua vita. Il viaggio comincia a Tavernola Bergamasca, dove l’artista dipinse, nella Pieve di S. Pietro, una delle sue prime grandi opere, l’affresco con la “Madonna col Bambino in trono, santi e donatori”. Prosegue con Pisogne ed il vasto ciclo pittorico nel santuario di S. Maria della Neve, un capolavoro “anticlassico”, pieno di foga ed eccitazione, capace di recepire le espressioni della religiosità degli strati popolari più poveri. Dopo Pisogne, seguono due tappe in Valcamonica: Breno e Bienno.
S come “Sardine” – rappresentano uno dei piatti tipici del lago d’Iseo. Da provare assolutamente quelle di Montisola, servite con polenta abbrustolita. Una vera specialità!
T come “Treno dei Sapori” – una gita full day per conoscere il lago e la Franciacorta dal punto di vista culturale, artistico ed enogastronomico.
U come “ulivi” – il verde cangiante degli ulivi è una nota costante del paesaggio che circonda il lago d’Iseo, dove si susseguono piccoli e grandi uliveti. Il microclima particolare di quest’area, permette la produzione del prezioso Olio extravergine di oliva DOP del Sebino tutelato dal Consorzio Olio Dop dei Laghi Lombardi. Secondo il disciplinare di produzione, questo olio, dal colore verde-giallo, ha un odore di fruttato medio-leggero accompagnato da un sapore fruttato con leggera sensazione di amaro e piccante. In autunno inoltrato si può assistere alla produzione dell’olio concordando visite e degustazioni con i gestori dei frantoi.
V come “Valeriana” – l’Antica Strada Valeriana, nell’antichità, rappresentava l’unica via di collegamento tra la zona del lago e la Vallecamonica. Oggi è possibile percorrere questo sentiero, ammirando panorami e scorci mozzafiato.
Z come “Zone” – il borgo di Zone è famoso per la riserva naturale delle “piramidi”, conosciute anche come “camini delle fate”. Si tratta di un fenomeno naturale derivante dall’azione corrosiva dell’acqua, che, a contatto col terreno morenico della montagna, ha modellato questo territorio creando delle piramidi rocciose, caratterizzate da grandi colonne di terra coperte da giganteschi massi. Concedetevi una mezza giornata all’insegna della natura e ammirate questo spettacolo di rara bellezza.