Non si respirerà, magari, la magica atmosfera dell’Orient Express, con le tovaglie damascate, i bicchieri in cristallo e l’argenteria francese, ma è pur sempre una bella avventura pranzare e brindare su un treno, sferragliando in riva al lago nella speranza, riempiendosi gli occhi con le bellezze della natura, di lasciare alla stazione di partenza il bagaglio dei nostri affanni. La passione per il treno viene da lontano, negli anni, quando era sinonimo di vacanze al mare, giù al sole di Puglia: all’epoca, su quei treni, bastava il passaggio di una giacca bianca per far sobbalzare il nostro cuore di ragazzi. Un po’ perché la meta si stava avvicinando, e un po’ per quella insolita colazione tra un sobbalzo e l’altro.
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