Adagiata alle pendici del Monte Cognolo e affacciata sulla riserva naturale delle Torbiere del Sebino, Provaglio d’Iseo gode di un panorama suggestivo, unico nel suo genere. Sospesa tra scenari prealpini e lacustri, alle porte della Franciacorta e delle sue colline, la cittadina è una perfetta simbiosi tra elementi contrastanti che non trova descrizione in alcuna categoria tradizionale, ed è questa la vera fonte della sua bellezza.

Il Monastero di San Pietro in Lamosa

Provaglio è nota soprattutto per il Monastero di San Pietro in Lamosa, il cui fascino è frutto di una lunga storia fatta di successioni e modifiche alla sua proprietà, funzione e struttura.

Nato dalle macerie di un antico tempio pagano eretto in onore del Sole, l’allora chiesetta fu donata nel 1083 all’Ordine Monastico Cluniacense, assumendo la forma di monastero e rimanendo tale per oltre quattro secoli. Proprio a questo lungo periodo di gestione da parte dei monaci si deve lo stile romanico lombardo che tutt’oggi caratterizza la struttura dell’edificio. Nel XVI secolo il monastero fu poi affidato a una congregazione bresciana di Canonici Regoli, divenendo così parrocchiale di Provaglio e cominciando ad essere arricchita di elementi rinascimentali quali l’elegante loggetta e i preziosi affreschi.

La sala della Disciplina con gli affreschi sulla Passione di Gesù nel monastero di Provaglio

La sala della Disciplina e i suoi affreschi sulla Passione di Gesù

Spicca in particolare la Sala della Disciplina, luogo d’incontro per l’elite sociale della comunità e sede della Confraternita dei Disciplini, completamente affrescata con scene della Passione di Gesù, tra cui risalta l’imponente e magnifica Crocifissione sulla parete di fondo. L’acquisto nel ‘700 da parte della nobile famiglia Bergomi-Bonini trasformò infine il luogo di culto in residenza privata, aggiungendo all’edificio un’ala abitativa. In epoca più recente la famiglia ha donato la chiesa del monastero alla parrocchia provagliese e, successivamente, il comune ha acquisito alcuni ambienti di rilievo artistico e architettonico quali il chiostro e la stessa Sala della Disciplina, avviandone l’opera di restauro.

Tra le eredità lasciate dalle successive stratificazioni architettoniche di questo luogo intriso di storia e arte diviso tra sacro e profano, permangono inoltre l’abside medievale, la cappella barocca e l’antica colombaia che, pur essendo stata trasformata in saletta arredata per ospitare mostre, eventi e convegni, mantiene della sua forma originale le nicchie per la nidificazione dei piccioni.

Le Torbiere del Sebino

Il Monastero di San Pietro in Lamosa di Provaglio visto dalle Torbiere del Sebino

Il Monastero di San Pietro in Lamosa affacciato sulle Torbiere del Sebino

Oasi naturalistica sulla sponda meridionale del lago d’Iseo ricca di sentieri percorribili a piedi, le Torbiere sono un’area preservata la cui ricchezza faunistica e floristica offre ai visitatori paesaggi mozzafiato e opportunità di birdwatching. 360 ettari di terreno in 2 kmq di territorio le cui acque offrono suggestivi scorci e giochi di luce, nonché esperienze affascinanti quali la fioritura delle ninfee in tarda primavera.

A nord le Lamette, una zona lagunare torbosa fatta di specchi d’acqua e canneti parzialmente in collegamento con il bacino del lago d’Iseo, all’interno le Lame, caratterizzate da ampie aperture intervallate da sottili argini di terra, nella zona sud-ovest le vasche di origine argillosa, cui si aggiungono i circostanti prati e coltivi. Grazie alla presenza di torba, la composizione del terreno è infatti favorevole alle coltivazioni ed è per questo che l’uomo ha presidiato la zona sin da epoca preistorica, come testimoniano i resti di palafitte rinvenuti. Tra l’800 e il ‘900 i giacimenti di torba (che una volta essiccata diventa combustibile), furono asportati massicciamente per rispondere al bisogno energetico delle industrie in sviluppo, dando vita alle attuali Torbiere.

Alle proprietà organolettiche di questo territorio più unico che raro si deve anche la nascita di uno dei prodotti vinicoli DOCG più rinomati del Belpaese che ha portato il territorio franciacortino a godere di fama mondiale, il Franciacorta, spumante tutto italiano realizzato con uve Chardonnay e Pinot nero o bianco, fermentato in botte per 36 mesi con metodo classico.

Il Santuario della Madonna del Corno

Raggiungibile esclusivamente tramite un’escursione a piedi che sale lungo il monte Cognolo, il Santuario della Madonna del Corno sorge su una sorta di balcone naturale privilegiato sulla Franciacorta ed è meta di un sentiero dagli scorci suggestivi sulle Torbiere e sul lago Sebino che parte dal centro della cittadina e attraversa i ruderi del Castello di Provaglio, distrutto nel XIV secolo da Pandolfo Malatesta, la chiesetta di S. Rocco e la Santella dedicata alla Madonna del Disperso. Secondo la leggenda, il santuario fu edificato da un soldato che, stanco della guerra, si rifugiò in questo luogo di pace in attesa della morte. Con una piccola deviazione nel percorso è inoltre possibile visitare “Il Balutòn”, o masso erratico della Balòta, monumento naturale di origine glaciale in arenaria rossa del Permico.

Il Santuario della Madonna del Corno di Provaglio innevato

Uno scorcio invernale del Santuario della Madonna del Corno

Da vedere anche la Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, in cui sono conservati affreschi del Teosa e una pala del Basiletti; nonché Palazzo Francesconi, eretto verso la fine del XV secolo sui resti di un’edificazione di origine medioevale e recentemente ristrutturato, che attualmente ospita il Municipio di Provaglio d’Iseo.