E’ una ricetta di antichissima tradizione del territorio bresciano e in particolare di Rovato, ridente cittadina della Franciacorta, famosa per gli allevamenti e per la sua carne di primissima scelta.

Pare che le origini del manzo all’olio risalgano addirittura al XVI: sembra, infatti, che Donna Veronica Porcellaga, nobildonna rovatese vissuta tra il 1554 e il 1593, fosse solita cucinarlo ai suoi commensali. La ricca famiglia Porcellaga, originaria di Iseo, si occupava del commercio del bestiame. Nel ‘500 fece edificare a Rovato il bel palazzo attualmente noto come palazzo Porcellaga-Quistini ed acquistò il titolo nobiliare di conte. Donna Veronica, amante della buona forchetta, lasciò la trascrizione di alcune ricette, e quella del manzo all’olio è considerata, appunto, patrimonio rovatese.

Al fine di tutelare e valorizzare questo patrimonio, nel 2002 alcuni ristoratori rovatesi si sono riuniti in un Consorzio, che ha il compito di vigilare e garantire la qualità di questo prodotto.

Gli ingredienti fondamentali di questo gustosissimo piatto sono: la carne di manzo di Rovato nel taglio denominato “cappello del prete” (per la buona riuscita della ricetta è fondamentale la scelta del pezzo corretto di carne), l’aglio, le acciughe e l’olio extra vergine di oliva.

La preparazione del manzo all’olio richiede molto tempo, ma il risultato è davvero ottimale: una carne tenerissima, servita con una salsa densa e cremosa, ideale se accompagnata dalla tipica polenta fumante bresciana.

manzo-olio

Vi proponiamo di seguito la ricetta di Donna Veronica da seguire scrupolosamente.
Ingredienti:

1 kg di cappello del prete di manzo

1 bicchiere di olio d’oliva

2 bicchieri di vino bianco

1 spicchio d’aglio

Prezzemolo tritato

Rosmarino tritato

Sale e pepe

 

Procedimento:

La preparazione deve avvenire il giorno precedente a quello in cui s’intende consumare il piatto. In una pentola alta si mettono l’olio e la carne, si lasciano insaporire appena con i profumi sopra elencati, quindi si aggiungono sale e pepe, si versa il vino e lo si lascia un poco evaporare a fuoco vivace. Si aggiunge un bicchiere d’acqua e si copre il tutto.
La carne deve cuocere a fuoco moderato per due ore abbondanti, quindi la si taglia a fette e le si fa riprendere la cottura per almeno un’ora. Delicatamente le fette vengono poi accomodate in un piatto ovale profondo e lasciate riposare coperte con il loro sugo.

 
Se non siete dei cuochi provetti e questo procedimento vi sembra troppo complicato, vi consigliamo di venire direttamente nella patria del manzo all’olio, per degustarlo in uno dei numerosi ristoranti della cittadina. Novembre per i rovatesi è il “mese del manzo all’olio” e la maggior parte dei ristoranti offre pranzi o cene a base di manzo all’olio con polenta. Da non perdere!!!